Poracci sul Monte Fuji

Come non andare sul monte Fuji una volta in Giappone?
Non eravamo attrezzati al punto da fare la scalata fino alla cima (dev’essere un’esperienza spettacolare, soprattutto in notturna) ma comunque non ci abbiamo rinunciato.
Una mattina, molto presto, siamo partiti da Tokyo e siamo arrivati a Kawaguchi-ko in circa 2 ore (di cui una solo per uscire dall’area metropolitana!) e da lì abbiamo preso un autobus che in un’altra ora ci ha portato alla 5a stazione (l’ultima raggiungibile con i mezzi di trasporto).
Da dove siamo arrivati noi ci sarebbero volute circa 6 ore per arrivare in cima, più altre 6 per scendere, più un’altra ora per fare il giro del cratere.
Va da sè che di tempo non ne avevamo abbastanza, oltre all’attrezzatura da #poracciintour.

Chi è il Fuji

Chiunque sia stato almeno una volta in un ristorante giapponese ha visto un’immagine del Fuji.
Alto 3.776m, è la montagna più alta del Giappone, ma soprattutto è un vulcano ancora attivo.
In realtà è dall’inizio del Settecento che non erutta, ma per i tempi dei vulcani non è abbastanza per dichiararlo “spento”. Speriamo che stia buono e calmo ancora un pochino.

La natura

La natura sul monte Fuji è particolare. Diciamo diversa da ciò a cui noi siamo abituati. E’ come se fosse una natura amica-nemica, che ti respinge e ti trattiene.

Il contrasto tra la terra nera (dovuta al magma ed alle ceneri vulcaniche) e la natura che cresce rigliosa, crea uno spettacolo che lascia tutti sanza fiato.

Anche il clima ci ha lasciati spiazzati: prima caldo e poi freddo. Poi freddo e poi caldo. In un momento si è circondati dalle nubi e subito dopo appare un sole accecante. Tutti questi cambiamenti improvvisi ci hanno lasciati increduli e un po’ disorientati.
Comunque sempre meglio andarci in estate, quando si può salire tranquillamente senza neve, che non in inverno con temperature ben più rigide.

Il Monte Fuji è famoso anche per la zona dei Cinque Laghi, in cui purtroppo non siamo andati.
I laghi li abbiamo intravisti dalle pendici del monte, conserviamo anche quelli per il prossimo viaggio! Dicono sia una zona molto bella e soprattutto rilassante, un’alternativa alla frenetica vita delle giappometropoli.

La spiritualità

Un momento magico è stato quando, mentre salivamo, abbiamo sentito un gong. Ci siamo “affacciati” e poco sotto di noi c’era un tempietto da cui proveniva questo suono, come un richiamo.
Sul Fuji ci sono infatti numerosi tempietti (almeno nella parte bassa, sotto i 2.000m, più in alto ci sono solo torii), poichè è una meta anche di pellegrinaggio spirituale. Infatti gli dei shintoisti sono strettamente legati alla natura e spesso elementi naturali sono considerati divini.
Pensate ci sia luogo piu appropriato di questo dove percepire la differenza tra vita (piante e fiori) e morte (lava vulcanica)?

Questi templi servono sia a venerare la divinità della montagna, sia a chiedere loro protezione durante l’ascesa.
Noi non siamo saliti fino alla cima e ci siamo fermati a 2.390 metri, come le schiappe. D’altronde non eravamo attrezzati, il tempo era troppo mutevole e non avevamo abbastanza tempo.
La breve camminata è stata comunque ricca di sorprese e di scoperte.

LUI SUL MONTE FUJI

LEI SUL MONTE FUJI

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